Carla Prina nasce a Como il 5 dicembre del 1911 da Mario Prina avvocato e da Marcella Lavizzari nobildonna valtellinese. Nel 1913 dal matrimonio nasce un’altra bambina di nome Giuliana.
Carla trascorre un’infanzia nell’agio e nel benessere e frequenta insieme alla sorella Giuliana la scuola delle Orsoline.
Le due sorelle crescono molto unite seppur con caratteri diversi che spesso le mandano in conflitto: Carla dal fare spigliato e dall’aspetto prorompente, Giuliana più riflessiva e timida.
Amano leggere i classici, da Tolstoj ad Hemingway e viaggiare, sia in Italia che all’estero. Nel 1932 Carla Prina si trasferisce da Como a Milano, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera presso la cattedra del pittore Aldo Carpi. Nel 1936 si diploma in pittura e lo stesso anno parte per Rodi dove si iscrive all’Istituto di Alta Cultura della città.
Nel 1937, Carla è allieva in una delle scuole più importanti di quegli anni: la Scuola libera del nudo dell’Accademia di Francia a Roma.
Tornata a Como inizia a frequentare un gruppo di artisti molto influenti tra i quali troviamo Mario Radice e Manlio Rho. Sia Radice che Rho ammirano il lavoro di Carla, ed ella inizia a frequentare assiduamente sia la casa che lo studio di Rho. È proprio nello studio di Manlio Rho che nel 1942 Carla Prina incontra colui che sarà il suo futuro marito, l’architetto di origini torinesi naturalizzato svizzero Alberto Sartoris.
Mario Radice, come Manlio Rho, sarà molto significativo nella vita di Carla, i due instaureranno una profonda amicizia, fatta di carteggi e di stima reciproca.
Negli anni quaranta prende vita il Gruppo degli Astrattisti di Como formato da alcuni architetti e artisti tra i quali, oltre a Carla Prina, troviamo Manlio Rho, Mario Radice, Aldo Galli e Carla Badiali.
Nel 1942 il Gruppo di artisti espone alla XXIII Biennale di Venezia all’interno del Padiglione Futurista. L’esposizione dà loro grande lustro e riconoscimenti a livello internazionale.
Quello stesso anno Carla Prina si sposa con Alberto Sartoris e lo raggiunge in Svizzera, a Lutry.
Nel 1943 Carla Prina espone con il Gruppo di Como alla IV Quadriennale di Roma nella Sala Futurista.
La carriera artistica della pittrice si articola principalmente tra l’Italia, la Francia, la Svizzera, la Germania, la Spagna e le Canarie.
Si unisce insieme al marito Alberto Sartoris, e altri artisti dell’epoca, alla Escuela de Altamira in Spagna dove lavora al fianco del famoso pittore surrealista Juan Mirò.
Dopo qualche anno l’artista si sposta con il marito da Lutry a Cossonnay (sempre nella Svizzera francese).
Carla Prina vivrà una vita lunga, ricca di incontri importanti, feste indimenticabili, e tanta autoironia.
Si spegnerà a Cossonnay nel 2008, dieci anni dopo la morte del marito, all’età di novantasei anni.